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Il pavimento in legno o parquet ha una storia antichissima, che risale addirittura al 3000 a.C. Ciononostante è tuttora una delle soluzioni più richieste ed apprezzate per la pavimentazione delle abitazioni.

I motivi di questa popolarità sono molteplici, a partire dal calore e dall’eleganza che conferisce naturalmente alla stanza, alla versatilità delle soluzioni che vi si possono adottare. Il parquet infatti offre una vasta gamma di materiali, varietà cromatiche e geometrie.

Il legno è un materiale dalle mille proprietà, capace di adattarsi ai gusti e agli stili più differenti. Il colore, la geometria di posa e addirittura il  profumo, contribuiscono a creare un’atmosfera calda ed accogliente. Insomma, un pavimento in legno fa subito casa.

Parquet e pavimento in legno: c’è differenza

A dire il vero i due termini parquet e pavimento in legno non sono sinonimi, ma identificano due cose leggermente differenti. In tal senso, la terminologia corretta è stabilita da una norma europea, nello specifico la norma UNI 13756 – Pavimentazioni in legno – Terminologia.

Secondo quanto stabilisce questa normativa, per potersi definire parquet, una pavimentazione in legno deve avere uno spessore minimo dello strato superficiale di almeno 2,5 mm prima della posa.

Il pavimento in legno, invece, consiste nell’assemblaggio si singoli listoni di legno, posati su una struttura primaria o sul sottopavimento.

Con il termine sottopavimento, infine, viene indicata la struttura di sostegno che si trova tra la pavimentazione e la struttura primaria.

Caratteristiche del legno

Trattandosi di un materiale naturale, il legno eredita tutti i pregi ed i difetti derivanti dalla sua origine. Sebbene le specifiche possano cambiare a seconda della tipologia di legno, in generale possiamo affermare che il legno possiede buone caratteristiche meccaniche, una densità bassa ma un elevato potere isolante. Senza dimenticarsi che, in quanto naturale, il legno è biodegradabile.

I legni più utilizzati a pavimento

Grazie alle loro caratteristiche intrinseche, i legni più impiegati nel campo della pavimentazione sono:

  • Doussiè: Legno di colore scuro, particolarmente resistente all’umidità e perciò adatto ad ambienti con alti tassi di umidità.
  • Rovere: Legno dal colore chiaro, è uno dei più rinomati e richiesi ed eleganti. Particolarmente resistente.
  • Ciliegio: Legno dalle tinte chiare/scure, è molto duro e compatto e non assorbe umidità.
  • Larice: Legno dalle venature chiare e scure. Facile da lavorare, offre una buona resistenza.
  • Frassino: Legno dal colore chiaro. Offre interessanti giochi cromatici grazie alle sue bellissime venature.
  • Quercia: Legno molto pregiato. Noto per la sua resistenza, offre un risultato molto elegante.
  • Noce: Legno dal colore scuro. Meno resistente e più difficile da lavorare, garantisce comunque un risultato molto elegante, grazie alle venature chiare che risaltano in contrasto col colore scuro.
  • Teak: Legno dal colore medio/scuro. Grazie alla sua durezza e idrorepellenza è adatto ad essere impiegato con pavimenti riscaldati, ambienti umidi e anche in esterno.
  • Iroko: Legno dal colore medio/scuro. Simile al teak, non risente di cambiamenti nel tasso di umidità e nella temperatura.
  • Wengè: Legno dal colore scuro. Molto pregiato, offre un elegantissimo risultato estetico, grazie alle venature violacee/nere.
  • Acero: Legno dal colore chiaro. Molto resistente, è adatto a zone di calpestio frequente.
  • Ipé: Legno dal colore scuro. Si tratta del miglior legno per la posa in esterni, grazie al suo basso coefficiente di saturazione e alla sua alta densità.
  • Bambù: Legno dal colore chiaro. Materiale estremamente versatile e resistente, è adatto a tutti gli utilizzi. In Asia viene chiamato l’oro verde.
  • Accoya: Legno dal colore chiaro. Garantisce elevate prestazioni in quanto a stabilità, durabilità e versatilità.